Il suo corpo è diventato quello di un estraneo, anche se lo conosco meglio di tutti. Inafferrabile e muto. Inutile. Non resta niente. Anche della sua voce, che ho avuto così vicina, ho dimenticato le sfumature. O meglio, non le ho dimenticate, soltanto, il mio cuore non sa più percepirle, i ricordi si incastrano e si confondono. Brillano qua e là alcuni fermoimmagine involontari.
Credo succeda a tutti: restano ricordi che non ci interessano, volti che non abbiamo amato, momenti che non hanno avuto poi troppa importanza, dettagli come una verruca, un neo peloso, cose sgradevoli, inessenziali, eppure stanno lì, ferme e lucide. Incancellabili. Chissà perché.
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